Il nostro primo giorno del nuovo anno si è aperto con l’arrivo in un porto sicuro delle 33 persone che il giorno prima avevamo tratto in salvo nel Mediterraneo centrale, tra di loro anche una donna e 7 minori non accompagnati. In mare da circa 60 ore, hanno raccontato di essere stati costretti a salire su quella piccola imbarcazione da uomini armati, che li hanno poi lasciati andare alla deriva.
Non poteva esserci modo migliore di questo per festeggiare l’inizio del 2025: navigare verso la Sicilia insieme a loro, come ci racconta Lia Manzella, Head of Operation, in questo video girato mentre la ResQ People stava rientrando con i naufraghi verso le coste italiane (Photo – Benedict Betterman).
Il 2024 si era chiuso con l’ennesimo naufragio, in cui ha perso la vita anche un bambino di 5 anni. Una politica che crede di salvaguardare i confini dell’Europa rifiutando le persone che ne sono nate al di fuori ha cancellato il futuro di quel bambino, e di tanti e tante come lui.
Alle 33 persone salvate con il nostro ultimo soccorso, alle 66 che abbiamo tratto in salvo pochi giorni prima, e a tutte le persone in movimento che stanno cercando un futuro migliore va il nostro augurio di un 2025 più umano e più giusto. Lo stesso augurio anche a tutti coloro che credono sia giusto continuare a lottare per i diritti di ogni persona.
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