Lunedì 16 gennaio si è svolta alla Camera dei Deputati l’audizione delle associazioni che svolgono attività di ricerca e soccorso in mare in merito all’ “esame del disegno di legge di conversione del decreto n. 1/2023, recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”.
ResQ era presente con Emiliano Giovine, avvocato e membro del Consiglio Direttivo, che ha ribadito: “condanniamo, ci opponiamo fermamente alla ratio, alle finalità, alle attuali previsioni e ovviamente anche all’eventuale conversione di questo decreto“.
“Quando parliamo di soccorso nelle scuole, le ragazze i ragazzi che ci ascoltano rimangono sconcertati da due cose: da una parte il fatto che sia stato necessario sancire un obbligo, un dovere giuridico di prestare soccorso a chiunque rischi la vita in mare, quando questo dov’era era già ampiamente riconosciuto a livello consuetudinario; dall’altra, il fatto che nonostante tale obbligo sia oggi chiaro e granitico, così tante persone siano morte, continuino a morire o rischiare la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa e tantissime altre vengano riportate in centri di detenzione e tortura in Libia per il solo fatto di averci provato”.
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