LA ROTTA BALCANICA
Trieste

La zona di Trieste è la porta dell’Europa per le centinaia di migliaia di migranti e richiedenti asilo che arrivano dalla rotta balcanica: un viaggio segnato dagli abusi, dalla violenza e i respingimenti ai confini, dalla fatica e le condizioni estreme che uomini, donne e bambini devono affrontare per cercare rifugio – o una vita migliore nella nostra Europa.

L'IMPEGNO SUL CAMPO
A supporto di ICS
A supporto di ICS

Da tempo, ICS Consorzio Italiano di Solidarietà è impegnato, in rete con molte altre realtà del territorio, per assistere i sopravvissuti a questa rotta. Abbiamo deciso di mettere le volontarie e i volontari di ResQ a disposizione di chi già opera con conoscenza e competenza in questa zona di frontiera, per non perdere tempo, per rendere più efficace l’aiuto.

LA NOTTE D'EUROPA
Piazza della Libertà
Piazza della Libertà

In Piazza della Libertà, ogni sera, Lorena Fornasir e Linea d’Ombra accolgono chi arriva e offrono le prime cure alle piaghe del viaggio: la rotta balcanica è un inferno di terra, la sua mappa è incisa sul corpo di chi la attraversa.

UN POSTO PER LA NOTTE
L'accoglienza non basta per tutti
L'accoglienza non basta per tutti

D’estate, quando gli arrivi sono di più, il sistema di accoglienza dello Stato è del tutto insufficiente. Chi non riesce a trovare un posto per la notte resta per strada o al vecchio silos, in condizioni precarie, pericolose e lontanissime dalla minima dignità umana.

RESQ A TRIESTE
Nel Centro e per strada
Nel Centro e per strada

“Spesso arrivano di notte, vanno attorno alla stazione e ci rimangono, perché sperano di ripartire in poche ore”. Vicino alla stazione c’è il centro diurno: si può stare al caldo, mangiare, trovare vestiti e lezioni di base di italiano, uno sportello legale per conoscere i propri diritti, ricevere assistenza sulle richieste di asilo, eventualmente denunciare gli abusi subiti durante il viaggio.

RESQ A TRIESTE
Diritti e dignità
Diritti e dignità

Ecco perché le volontarie e i volontari di ResQ sono a Trieste: insieme a ICS, DONK, Linea d’Ombra e le altre realtà impegnate sul territorio, offriamo assistenza diretta presso il Centro diurno, l’ambulatorio medico aperto ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì, e nell’ambito del lavoro di strada. Cibo, coperte, assistenza sanitaria o legale, mediazione culturale: in terra come in mare, cerchiamo di salvaguardare diritti e dignità di tutti.

Le rotte di terra
Dal Pakistan, a piedi nudi
Dal Pakistan, a piedi nudi

A. ha un piede gonfio come una zampogna, le ferite sono purulente. Serve un forte antibiotico. Racconta che ha camminato molto, dal Pakistan a qui, ma quello che vediamo lo deve agli ultimi otto giorni:  scalzo, al confine tra la Croazia e la Slovenia, il fango ha infettato le sue piaghe. Ora gli passiamo anche una tazza di tè, e un paio di scarpe nuove.

UN PESO SUL CUORE
Il viaggio lascia i segni

L. ha ventisei anni e un braccio sfigurato: “Sono stati i cani i cani della polizia sul confine turco-greco. Mi hanno fatto molto male”. Invece M., ventitré anni, ha gli occhi sbarrati sul lettino dell’ospedale. È partito dall’Afghanistan, ha camminato mesi per arrivare per arrivare in Italia, Compagno costante, un tremendo dolore al petto. Ma oggi il dottore lo rassicura, non è grave. Forse solo la fatica: ha attraversato l’inferno. 

VIENI CON NOI
Dacci una mano
Dacci una mano

Aiutaci sulla frontiera di Trieste, per praticare diritti e salvaguardare la dignità di uomini, donne e bambini. Dona per sostenere il lavoro dei nostri volontari, o decidi di impegnarti sul campo per una o più settimane.

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