Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio il nostro equipaggio di soccorso ha effettuato due salvataggi, in accordo con le autorità competenti. I 47 naufraghi provengono da Paesi diversi: siriani, sudanesi, egiziani, bengalesi e marocchini. Fra loro 6 minori.
(Photo Credits Benedict Bettermann)
Dalla ResQ People, 6 gennaio 2025
Nella serata di ieri, dal ponte di comando della nave ResQ People è stata avvistata un’imbarcazione, risultata poi in situazione di grave difficoltà, con a bordo 21 persone, fra cui 1 minore. Il team di soccorso è prontamente intervenuto soccorrendo e portando a bordo della nave i naufraghi.
Mentre poi la nave si stava dirigendo verso il porto assegnato di Pozzallo, è stata segnalata da Alarm Phone una seconda situazione di una barca in pericolo con a bordo altre 26 persone, fra cui 5 minori.
La ResQ People è stata autorizzata a intervenire per soccorrere anche questa seconda imbarcazione. Il salvataggio è avvenuto all’alba di oggi, con pieno successo. Tutte le persone naufraghe sono al sicuro a bordo della nave, che ora si sta dirigendo con i 47 sopravvissuti a bordo verso Pozzallo, il porto che ci è stato assegnato dalle autorità.
«Siamo esausti ma felici di aver tratto in salvo queste persone che si trovavano in pericolo», dice la Responsabile delle Operazioni Lia Manzella, da bordo della ResQ People. «Ora ci stiamo dirigendo verso il porto assegnatoci dalle autorità, Pozzallo, dove l’operazione di soccorso sarà portata a termine con la discesa a terra, in un luogo sicuro, dei naufraghi».
Come hanno riferito alcuni dei naufraghi entrambe le imbarcazioni erano partite da Sabrata, in Libia, da un giorno e mezzo. I Paesi di origine dei naufraghi sono diversi: vi sono siriani curdi e arabi, sudanesi, egiziani, bengalesi e marocchini.
«Il 2023 è stato funestato da oltre 2.300 morti in mare», sottolinea il Presidente Luciano Scalettari. «Noi di ResQ – People Saving People siamo orgogliosi di aver dato un contributo per evitare che il bilancio fosse ancora più tragico: dall’11 dicembre a oggi abbiamo realizzato tre missioni in mare, prestando soccorso a 143 persone naufraghe migranti. Ci auguriamo che questi ultimi due salvataggi, effettuati all’inizio del nuovo anno, siano di buon auspicio per un 2025 meno letale nel Mediterraneo». «Un grazie particolare», aggiunge il Responsabile della Comunicazione Alessandro Rocca, «va alle donne e agli uomini dell’equipaggio, ai marittimi e al team di soccorso, che hanno operato con tempestività ed efficacia realizzando le operazioni di salvataggio con tutto l’impegno e la professionalità possibili. Senza scordare le centinaia di Volontari, Equipaggi di Terra, Donatori grandi e piccoli che si impegnano ogni giorno a terra, per far sì la nave possa realizzare i soccorsi. Tutta ResQ ha lavorato per essere lì dove dovevamo essere».