E sono cinque: nel mese di febbraio, gli accordi Italia-Libia hanno compiuto cinque anni. Cinque anni di diritti negati, di persone respinte verso un Paese in guerra: in questi anni almeno 80mila persone sono state intercettate in mare dalla cosiddetta Guardia Costiera libica e riportate contro la loro volontà nel Paese da cui stavano scappando. Solo nel 2021 sono state respinte oltre 32mila donne, uomini e bambini: un numero triplicato rispetto all’anno precedente.
Una di queste intercettazioni l’abbiamo anche documentata durante la nostra prima missione.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: i respingimenti in mare sono una grave violazione dei diritti umani.
E sono passati 7 mesi dal nostro primo soccorso a bordo della ResQ People: in due missioni siamo riusciti a salvare 225 persone. Ma in mare c’è sempre più bisogno di noi.
Il bilancio del 2021 dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni racconta una crisi umanitaria senza fine: da gennaio a dicembre almeno 1.500 morti e dispersi solo sulla rotta del Mediterraneo centrale. Il 2022 non è iniziato meglio: a gennaio e febbraio l’IOM ha già contato almeno 192 vittime, e quasi 3mila persone intercettate e ricondotte in Libia.
Ecco perché abbiamo fretta di tornare in mare: salite a bordo con noi, partecipate al crowdfunding e aiutateci a spingere la nave là dove serve.