“Quando le porte del Centro si aprono al mattino, è tutta un’umanità che vi si precipita dentro, con i suoi volti, i suoi bisogni, le sue voci, che riempiono tutti insieme un unico grande spazio e nello stesso tempo trovano il modo di coesistere. Poi si avviano alla spicciolata verso i vari servizi, mentre qualcuno si immerge in una partita a scacchi o a calcetto, qualcun altro apre un libro, qualcuno stende un tappeto e prega. Quando arrivano i volontari di Linea d’Ombra appare dal nulla una grande lavagna e il tavolo grande diventa “la classe” che raccoglie gli allievi, mentre tutt’intorno continuano le altre attività. Il rito del thè coi biscotti spezza la mattinata, e lo stesso avviene a metà pomeriggio: tutti in fila per questo momento di ristoro. Mentre lo servi incroci i loro sguardi, scambi sorrisi, è un momento di gentilezza reciproca.”
Si può leggere l’articolo completo di Giovanna Procacci, che è stata volontaria con ResQ a Trieste lo scorso settembre, a questo link: https://www.libertaegiustizia.it/2025/09/25/una-settimana-al-centro-diurno-di-trieste/.
Credits foto: Alessandro Rocca
